Descrizione
“Nella vita, se uno vuol capire, capire sul serio come stanno le cose di questo mondo, deve morire almeno una volta. E allora, dato che la legge è questa, meglio morire da giovani, quando uno ha ancora tanto tempo davanti a sé per tirarsi su e risuscitare.” Un narratore senza nome ci conduce fra i suoi ricordi d’infanzia, ai primi incontri con Alberto e Micòl, della famiglia dei Finzi-Contini. Il divario sociale che li separa sembra incolmabile, ma tutto cambia con la promulgazione delle leggi razziali che sconvolgono l’Italia. I tre giovani si avvicinano e iniziano a frequentarsi sempre di più. Luogo dei loro ritrovi e delle loro discussioni è il magnifico giardino di casa, e proprio durante queste giornate, tra scambi di idee, attese e sogni, il protagonista inizia a nutrire dei sentimenti nei confronti di Micòl. Ma l’ombra oscura di quello che sta succedendo in Italia si avvicina sempre di più alla famiglia dei Finzi-Contini. Età di lettura: da 12 anni.