“Errare significa non soltanto sbagliare, ma anche cambiare strada lasciandosi andare alla sorpresa degli incontri e delle occasioni inattese: ogni tanto occorre farlo e si chiama libertà.”
Come sarebbe cambiata la nostra storia se Cristoforo Colombo avesse calcolato correttamente le distanze tra i continenti? Se Alexander Fleming non avesse dimenticato di riporre alcune colture di stafilococchi prima di andare in vacanza? L’ossessione per la perfezione e la paura di commettere errori spesso portano all’immobilità: ci si sente travolti dal giudizio degli altri, dal senso di colpa per aver fatto qualcosa senza seguire le regole prestabilite.
Enrico Castelli Gattinara parte da questa riflessione per raccontarci come sbagliare faccia parte del nostro destino di esseri umani e afferma che cancellare e correggere uno sbaglio non sempre può rivelarsi la soluzione più giusta. La scienza, l’arte, la lingua si nutrono di errori per creare qualcosa di nuovo e imparano ogni giorno da essi. Alleniamo la nostra mente a non percepire gli sbagli come passi falsi o fallimenti, ma a considerarli passaggi fondamentali nel nostro percorso di crescita continua.
Enrico Castelli Gattinara parte da questa riflessione per raccontarci come sbagliare faccia parte del nostro destino di esseri umani e afferma che cancellare e correggere uno sbaglio non sempre può rivelarsi la soluzione più giusta. La scienza, l’arte, la lingua si nutrono di errori per creare qualcosa di nuovo e imparano ogni giorno da essi. Alleniamo la nostra mente a non percepire gli sbagli come passi falsi o fallimenti, ma a considerarli passaggi fondamentali nel nostro percorso di crescita continua.
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